La zona del Lago di Viverone e della Serra Morenica d’Ivrea sono delle vere perle del Piemonte nord occidentale. La Serra d’Ivrea, formata nel Quaternario nel corso di una grande glaciazione, incastona come una gemma preziosa il Lago di Viverone, cuore dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. La zona è ricca di storia, con le strade della Via Francigena immerse nei vigneti di Erbaluce e da alcune chiese che testimoniano l’antico passaggio dei Pellegrini.
Il Lago di Viverone
Il lago di Viverone si è formato durante l’era quaternaria, come tanti laghi a ridosso delle Alpi, dalle movimentazioni del ghiacciaio che tempo memore letteralmente riempiva la Val d’Aosta. Di origine glaciale, il lago fa parte dell’Anfiteatro morenico di Ivrea, sovrastato dalla Serra Morenica (la più grande morena d’ Europa). Ha vissuto una sua epoca d’oro negli anni ’60 e ’70, ove la bella vita ha fatto fiorire molti locali (ristoranti, discoteche e campeggi) in zona. Oggigiorno il Lago non pullula più come una volta di vita notturna ma lascia ampio spazio a stupende escursioni in MTB.
La Serra Morenica d’Ivrea
La Serra Morenica d’Ivrea, come il Lago di Viverone, si formò nel Quaternario nel corso di una grande glaciazione, è una zona unica sia per morfologia sia per le sue caratteristiche geologiche, sede di riserve auree già conosciute al tempo dei Romani. La Serra nasce a ridosso del Mombarone, il monte d’Ivrea, si estende dritta come un righello, fino a Cavaglià dove gradualmente degrada in altezza.
L’Erbaluce e la sua leggenda
L’attuale oro della Serra è l’Erbaluce, un vitigno conosciuto fin dall’antichità: già G.B. Croce, gioielliere di fiducia del Duca Carlo Emanuele I, nel 1606 scriveva: “Erbalus è una bianca così detta come alba perché biancheggiando risplende: ha li grani rotondi, folti e copiosi, ha il guscio o sia scorza dura: matura viene ristita e colorita e si mantiene in sui la pianta assai”.
Quella dell’Erbaluce è stata la prima DOC da vitigno bianco del Piemonte. Il vitigno, imparentato con il Fiano, è stato portato in Piemonte dagli antichi Romani quasi duemila anni fa, e qui – nelle colline del Canavese che guardano la Val d’Aosta, soleggiate e con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte – ha trovato il giusto habitat.
Una leggenda narra che Albaluce fosse la figlia del Sole e dell’Alba, una bellissima fanciulla adorata da tutti gli abitanti che facevano a gara per ingraziarsela con i loro doni. Una catastrofe, però, decimò gli abitanti ed Albaluce ne fu così addolorata che pianse per giorni e notti intere. Le sue lacrime cadendo sul fertile terreno si trasformarono in tralci di vite con copiosi grappoli di uva bianca, che in suo onore fu chiamata Erbaluce.
Segnalo la Cantina della Serra, voluta negli anni ’50 da Adriano Olivetti, è stata recentemente ristrutturata, merita una visita, immancabile durante i nostri tour in zona!
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Tanti diversi Tour MTB
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Sulla Via dell’Oro
Un tour in bicicletta che rappresenta una full immersion nella storia dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea: dagli antichi giacimenti aurei della Serra Morenica, già nota ai tempi dei Romani, alle palafitte di Anzasco sul lago di Viverone. Il fil rouge del tour è l’oro della Serra: dagli enormi cumuli di pietre delle vecchie miniere romane, al moderno sito presso l’abitato di Vermogno di Zubiena, dove l’Associazione Biellese ha organizzato i campionati italiani e mondiali di ricerca dell’oro. Compagni del nostro viaggio saranno i massi erratici, antichi testimoni dell’imponenza del ghiacciaio preistorico e delle sue maestose morene. Proprio su questi grandi massi, troveremo le coppelle, delle incisioni rupestri risalenti ad epoca preistorica.
Un tuffo nella storia
Un facile giro ad anello del Lago di Viverone alla scoperta della storia che ha lasciato tracce indelebili in questa porzione del Piemonte: visiteremo le palafitte di Anzasco, testimonianza delle abitazioni preistoriche della zona, il Castello di Roppolo, recentemente trasformato a museo di arte contemporanea, passando per il Gesiun di Roppolo sulla Via Francigena.
La Grande Serra
Si stima che la Serra Morenica d’Ivrea sia stata alta più di mille metri in passato, ad oggi una vera e propria opera d’arte della natura: il suo profilo dritto come un fuso, è inconfondibile! La Serra è un vero e proprio dedalo di sentieri, tra boschi di faggi e castagni, che collega diversi spot molto interessanti: dal Recetto di Magnano, con la loro visione sull’ora, alla Torre Bastia, con la sua visuale unica, fino ad Andrate, borgata incastonata nella Serra. Mitico il Sentiero dei Mirtilli, uno spassoso single track con tantissime curve proprio nel cuore della morena.
Conclusioni
Il Lago di Viverone e la Serra Morenica d’Ivrea sono uniche per conformazione, paesaggi e tradizioni enogastronomiche, la bicicletta è il mezzo ideale per scoprire questo angolo del Piemonte!