Il manubrio e la sua influenza nella tecnica di guida
Spesso quando compriamo una biciletta, ragioniamo molte ore sulle misure caratteristiche del telaio (ne abbiamo parzialmente parlato nell’articolo sulla regolazione della sella) e poi una volta scelto e comprato il mezzo che tanto desideravamo, non prestiamo abbastanza attenzione alle regolazioni del manubrio e delle sospensioni: molto male 😉 queste regolazioni influenzano molto la tecnica di guida ed anche il grado di stanchezza che aumenterà durante la giornata di riding.
Le misure caratteristiche del manubrio
Alcune misure del manubrio impattano sulla guida più di altre e devono essere “adeguate” rispetto alla fisionomia del biker:
- LARGHEZZA: soprattutto nelle discipline gravity, le ultime tendenze sono quelle di fornire di primo equipaggiamento manubri molto larghi (800 mm) anche per le bici piccole (es. taglia S); sono poche le case che di primo equipaggiamento montano manubri di larghezze adeguate alla taglia
- RISE: questa misura rappresenta quanto l’estremità del manubrio si rialza rispetto al centro del manubrio stesso; influenza il carico sulla ruota anteriore (possiamo ottenere lo stesso effetto legato al carico andando a variare il numero di spessori tra la serie sterzo ed il manubrio).
Il BACKSWEEP è invece una misura caratteristica per ogni produttore che indica quando le estremità del manubrio stesso sono rivolte verso il corpo del biker.
La larghezza del manubrio
Quando ho iniziato la mia avventura in mountain bike nel lontano 1997, le biciclette e la componentistica appartenevano ad un’era geologica fa: il mio primo manubrio da XC, in alluminio, aveva rise 0 ed era largo ben 560 mm, insomma una follia!
All’epoca si utilizzavano ancora le appendici che diminuivano ulteriormente la larghezza utile del manubrio.
Con il trascorrere degli anni la larghezza del manubrio è aumentata fino ad arrivare agli attuali 800 mm di larghezza dei manubri utilizzati in DH.
Manubrio largo cosa comporta?
- sicuramente un maggiore controllo del mezzo sul veloce, andando nella direzione della stabilità
- quando giriamo però nel trail immersi nei boschi con passaggi stretti dobbiamo fare attenzione a non urtare con piante o altri ostacoli (es. rocce sporgenti): più il manubrio è largo più sarà facile urtare. A questo proposito vi riporto un link ad un interessante articolo di Pinkbike ove sono riportate le misure dei manubri dei principali atleti del mondiale enduro , scoprirete che la larghezza media del manubrio è di 752.7 mm
- se siete un biker minuto, o non avete spalle particolarmente larghe, un manubrio eccessivamente largo vi farà utilizzare, specialmente nelle discese pendenti con curve strette, i muscoli delle spalle e pettorali alti in iperestensione, facendovi affaticare precocemente.
Come facciamo quindi a trovare la nostra giusta larghezza del manubrio? partiamo dal presupposto che il manubrio va impugnato alle sue estremità, dobbiamo provare il giusto bilanciamento tra stabilità data dalla larghezza e la maneggevolezza. Un buon punto di partenza è fare una flessione e misurare la distanza esterna palmo-palmo, che può essere la partenza per la misura della larghezza manubrio. Prima di tagliare la parte eccedente, sempre ricordandosi di procedere al taglio da ambo le estremità del manubrio, fate le vostre prove sui trail e poi tagliate.
Per tagliare un manubrio, sia esso in carbonio o alluminio, potete usare un normale seghetto con la lama da ferro con i denti fini e, nel caso del carbonio, avvolgere la parte ove si taglierà nel nastro carta per evitare che l’estremità si sfibri
Il rise del manubrio
Come abbiamo detto il rise è la misura di quanto l’estremità del manubrio si rialza rispetto al centro del manubrio stesso, possiamo capire che questa misura influenza l’altezza delle manopole da terra e di conseguenza quanto carico abbiamo sulla ruota anteriore. Lo stesso effetto, variazione dell’altezza delle manopole da terra, lo possiamo ottenere andando a variare il numero di spacers tra la calotta superiore della serie sterzo e l’attacco manubrio.
Alcune considerazioni su come il rise influenza la guida:
- più il rise è elevato, 3 anche 4, cm, meno carico avremo sulla ruota anteriore, da cui la necessità di portare molto del nostro peso in avanti quando affrontiamo le curve; saremo però facilitati nel ripido proprio perché riusciamo a mantenere il busto più alto evitando di sporgerci in avanti
- più il rise è elevato, in combinazione con un angolo di sterzo chiuso (es. 64 gradi) tipico delle moderne bici da enduro, più avremo la tendenza a tirare il manubrio in salita sul ripido e stretto provocando fastidiosi alleggerimenti della ruota anteriore.
Come avrete capito, il rise dipende anche dalla tipologia di bici e dalla disciplina: bici da enduro manubri con più rise per favorire la guidabilità (specialmente nel ripido e stretto in discesa), bici da XC vicino al rise 0 per massimizzare l’efficienza della pedalata.
Ricordiamoci che possiamo lavorare di fino sugli spacers tra calotta superiore della serie sterzo e attacco manubrio, per variare facilmente il set-up senza dover cambiare il manubrio.
Il backsweep
Il backsweep rappresenta letteralmente l’arretramento delle estremità del manubrio verso il biker, influenza il modo in cui ci “incastoniamo” nella bici.
Se abbiamo una bici con un reach abbondante potremmo optare per un manubrio con un angolo di backsweep maggiore e viceversa se la bici risulta “giusta” come reach.
Questo parametro è molto soggettivo, io da anni uso manubri Rental Fatbar e mi trovo molto bene con le loro misure, ovvero 7° di backsweep.
L’angolazione del manubrio
Ora che abbiamo capito quali sono le misure caratteristiche di un manubrio da mountain bike e come esse possano influenzare il comportamento della bici, analizziamo come impostare correttamente l’angolazione del manubrio.
Una volta posizionato al centro dell’attacco manubrio, il manubrio (dopo aver allentato le viti del frontale dell’attacco) deve essere ruotato in modo che polso-avambraccio e parte superiore del braccio formino una line retta. Saliamo quindi a cavallo della bici, con i piedi a terra, e ruotiamo il manubrio in modo da ottenere il giusto allineamento polso-avambraccio-parte superiore del braccio.
A questo punto possiamo serrare le viti dell’attacco manubrio e passare alla configurazione del cockpit (leve freno, comandi cambio e reggisella) che vedremo in un articolo a parte.
Concludendo
Le misure del manubrio sono correlate strettamente alla morfologia del biker, dalla tipologia di bicicletta e dalla disciplina affrontata, vanno capite ed adeguate in quanto influenzano profondamente la tecnica di guida e le dinamiche della mountain bike.